Vorrei essere un fiume, vorrei buttarmi, vorrei sentire le correnti che mi trasportano e non dover decidere niente. Diventerei acqua proiettata nel mare e diventerei il mare, con le onde, i riflessi, gli sciabordii. Sarei gocce tra le gocce, ma sarei immenso perché saremmo miliardi di gocce, e non sarei più solo. (Nathalie Kuperman, La mamma è dappertutto, trad. Marina Invernizzi, Edizioni San Paolo, 2014)